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Programmazione attuale
a cura della Compagnia Teatro della Gran Guardia
Interpreti: Eleonora Fontana, Matteo Fresch, Nicola Perin, Anna Scomparin
Ideazione e regia: Renata Rebeschini
Scene e costumi: Laboratorio Skené
Disegno luci: Micaela Grasso
Durata dello spettacolo: circa 60 minuti
Età consigliata: Scuola Primaria
Cosa potrebbe succedere se Maga Turchina… dovesse impazzire?
Perché dovrebbe? Forse perché è invecchiata?
Forse perché è stanca?
Forse perché non ama più i bambini?
O forse perché le è successo qualcosa di strano, di molto strano… proprio il giorno del suo cinquecentesimo compleanno!
Mago Perlino non riesce a capire cosa stia succedendo. Ma forse Pippino, l`aiutante
di Turchina sì... forse gli ingredienti che le ha portato non sono... Anche
Bella, aiutante di Perlino, ha probabilmente capito: sa quanto sia pasticcione il
suo amato Pipino...
E così tutti a seguire Maga Turchina nelle sue scorribande nel tempo, a vedere i
dinosauri, i Maya, gli antichi Egizi, gli antichi Romani, ripassando gran parte
della Storia e incontrando Marco Polo, il Gran Can, Cristoforo Colombo… per
poi arrivare al primo novecento, tra dame e damerini, automobili… fino a convincersi
di essere una nuova, specialissima (ma egoista) Maga Turchina!
Com’è possibile tutto questo?
Tornerà, la Maga Turchina ad essere la cara maghetta che tutti i bambini amano?
Voi che ne dite? Volete scoprirlo?
COMPAGNIA TEATRO DELLA GRAN GUARDIA (Padova)
La Compagnia, presente nella realtà italiana dal 1990, opera indifferentemente nei teatri, nelle scuole, nelle piazze, nelle ville e in ogni spazio non convenzionale.
La sua pluriennale esperienza si basa sul recupero della professionalità
dell’attore ed è quindi in grado di offrire spettacoli di grande significato estetico
e culturale che hanno come fondamento la parola.
Molte delle sue produzioni sono studiate tenendo presente una originale
dinamica della comunicazione che stabilisca un rapporto efficace tra l’attore e lo
spettatore anche quando si debba operare in spazi non convenzionali.
La Compagnia ripercorre l’itinerario artistico del mestiere dell’attore e
rinverdisce quindi la tradizione della Compagnia di repertorio.
I testi rappresentati appartengono sia all’antica Roma, sia al Medioevo, sia
alla letteratura italiana, sia alla moderna drammaturgia e configurano, nel loro
complesso, la linea artistica delle scelte.
Una particolare attenzione viene riposta anche agli spettacoli destinati ai
più piccoli. In primo luogo ha ottenuto (in merito ai testi ed alla messa in scena)
la supervisione e l’approvazione dell’Istituto di Sperimentazione e Diffusione del
teatro per i Ragazzi e Giovani – Centro Studi Giovanni Calendoli, ed ha affidato
la realizzazione ad attori dotati di altissima professionalità ed autori di provata
capacità.
Ciò è sicura garanzia dei valori etici ed estetici che uno spettacolo per
giovani e giovanissimi deve indiscutibilmente possedere.
Direttori artistici della Compagnia sono stati: Giovanni Calendoli e
Luciano Castellani. Attualmente è Renata Rebeschini.
Di e con Alberto De Bastiani
Età consigliata: dai 3 anni scuola d’infanzia
Premi
2006 si è aggiudicato il premio Silvano d`oro a Silvano d’Orba (AL).
2010 il Premio Eolo Awards al miglior spettacolo di Teatro di figura con "La leggenda di coniglio volante" e vincitore del Concorso europeo Puppet & music
Burattinaio e cantastorie Alberto De Bastiani da
vita allo spettacolo “C’ERA UNA VOLTA” .
Con le storie di altri tempi, filastrocche, canzoni e il
teatro dei burattini il cantastorie apre uno spaccato d’antica tradizione.
Racconti , musiche, filastrocche, burattini e storie tratte dalla tradizione popolare.
Un libero percorso all’interno della nostra cultura popolare che si muove sull’onda del
ricordo e gioca con le parole, la musica, il ritmo, le rime, ricreando la magica atmosfera e la contagiosa allegria degli spettacoli di strada di una volta...
Alberto De Bastiani, attore e burattinaio, inizia la sua attività nel 1982.
Fin dal 1997, oltre all`attività di produzione, segue l`organizzazione e la
direzione artistica di svariate rassegne di teatro per ragazzi e teatro di figura
nel trevigiano. Vanta importanti collaborazioni con maestri burattinai fra i quali
Pierpaolo Di Giusto con cui inventa il Circo Tre Dita, che farà registrare la sua
presenza ai più importanti festival italiani e stranieri, ottenendo, tra gli altri, il
premio per il miglior spettacolo al Festival Internazionale del Teatro per
ragazzi di Sant’Elpidio (Ap). Come burattinaio solista propone le figure di
Arlecchino e Pulcinella in spettacoli che uniscono le tecniche del Teatro di
Figura a una ricerca attoriale basata sulla narrazione.
Ha portato i suoi spettacoli in Spagna, Portogallo, Austria, Slovenia, Belgio,
Olanda, Germania e Pakistan.
Dal 2000 realizza e dirige il Festival internazionale Burattini & Marionette/Omaggio a Fausto Braga.
regia: Marco Cavallaro
attori: Fabrizio Gaetani - Christian Generosi, Mauro Bellisario
autore: Cavallaro - Gaetani - Generosi
Trama:
In un periodo di crisi economica mondiale trovare un lavoro è già complicato, figuriamoci se chi un lavoro c’è l’ha si ritrova a perderlo perché la politica del “Capo” cambia a favore del vento dell’Est. Due attori, scartati da tutti i provini che fanno, lavorano come manovali in un cantiere edile. Perennemente in ritardo sul lavoro, sull’affitto, sulle bollette, con le donne e con la voglia di lavorare sotto i piedi, sono vessati dal “Capo cantiere” che non sopporta più i loro comportamenti. Un bel giorno al cantiere per risparmiare sulle paghe, i nostri due attori manovali vengono licenziati a discapito di manodopera proveniente dall’Est. I due, buttati in mezzo alla strada, non possono che fare la loro più grande interpretazione della vita, fingersi “Rumeni” per continuare a vivere dei loro sogni e pagare le bollette. Una commedia scanzonata sull’arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finché la buona sorte non decide di venire alla loro porta…o al cantiere.
testo: MARCO RENZI
con: STEFANO LEVA e LORENZO PALMIERI
musiche originali : RODOLFO SPACCAPANICCIA
immagini video: MIRKO VITI
costumi: ROBERTA SPEGNE con la collaborazione di MARIANNA PERUZZO e SILVIA MAGGI
pupazzi: ROBERTA SPEGNE, CORRADO VIRGILI
scene: PAOLO DE SANTI
aspetti tecnici: FEDERICO MANCINI, ALICE COLLA
voce fuori campo: BEATRICE BELLABARBA
organizzazione generale: LUCIA FRONTONI e FRANCESCA CERRETANI
regia: MARCO RENZI
Età consigliata: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Due attori si muovono su un impianto scenico che consente di essere agito a più livelli e raccontano la storia utilizzando una serie di tecniche; narrazione, burattini, pupazzi mossi a vista, figure ed oggetti animati, videoproiezioni. Non mancano, com’è caratteristica delle nostre produzioni, ampi momenti di interazione e partecipazione attiva da parte del pubblico.
PREMI
“Premio Rosa d’Oro” per lo spettacolo più votato dal pubblico del XXX Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi Città di Padova (Dicembre 2011).
Primo Premio seconda edizione Festival “Briciole di Fiabe” Arezzo 2012 riconoscimento dato dal pubblico che segue gli spettacoli.
SCHEDA BREVISSIMA
Storia di un punto e di una punta che si incontrano, di tanti puntini che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee.
Di linee che a loro volta incastrandosi formano figure geometriche.
Di figure geometriche che in una sorta di bizzarra sinfonia si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.
La prima pioggia, l’arcobaleno, la scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Una divertente storia a cavallo tra fantasia e didattica.
SCHEDA BREVE
La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo.
Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso,
di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e del suo scoramento.
Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro, di tanti puntini scalmanati che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee.
Fatti di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.
Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri.
Peripezie della più spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero.
L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono.
Storia della più lunga ed incruenta battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto.
Di una guerra che ancora oggi si combatte, ogni ora e ogni minuto, e per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata.
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SCHEDA AMPIA
Nessuno lo sa, ma esiste un treno che porta le storie, con tanto di binari, orari e fermate.
I Teatri sono le stazioni dove arriva e dalle quali successivamente riparte.
Lo conducono due macchinisti speciali in grado di occuparsi di ogni cosa, anche di raccontare le storie che il treno da sempre trasporta.
Saranno loro, tra sbuffi di vapore e stridolìì di freni, ad arrivare sul palco per raccontare la più incredibile ed affascinante delle storie, quella del mondo in cui tutti viviamo.
In principio c’era solo un grande e sterminato spazio bianco, null’altro al di fuori di questo.
Poi arrivò un punto, piccolo e nero, che dopo aver girato in lungo e in largo cominciò a sentirsi solo e a diventare triste.
Per nostra fortuna sopraggiunse una simpaticissima punta nera, i due si piacquero, si sposarono e generarono tanti piccoli punti, tutti neri, neri, neri.
I puntini erano chiassosi, non si fermavano mai, correvano e saltavano in continuazione.
Un giorno, per gioco, si presero per mano allineandosi, poi si strinsero forte forte, fino a formare una linea.
Le linee col tempo sostituirono completamente i puntini e dominarono il mondo.
Poi cominciarono anche loro a saltarsi addosso, a correre, ad incastrarsi formando man mano figure sempre più complesse che non si erano mai viste, rettangoli, quadrati, triangoli, persino il cerchio.
Le figure geometriche ben presto divennero le padrone assolute, fin quando, anche loro, come prima i puntini e successivamente le linee, avvertirono un’irresistibile spinta a combinarsi, dando vita a strutture sempre più complesse:
uomini, donne, case, alberi, montagne, fiori.
Il mondo così come lo conosciamo oggi cominciava a prendere forma, mancava però qualcosa e nessuno riusciva a capire cosa.
Un giorno, delle nuvole si addensarono sopra la bianca vallata, si scontrarono, tuonarono, lasciando cadere la prima pioggia, e dopo la pioggia apparve in cielo un incredibile arco colorato.
All’improvviso i colori e all’improvviso tutti insieme!
Gli abitanti del mondo in bianco e nero rimasero folgorati dalla comparsa dei colori
e decisero che non avrebbero potuto vivere un minuto di più senza di essi.
Partirono alla ricerca dell’arco misteriosamente scomparso spingendosi fino ai confini del mondo bianco e nero e giungendo fin dove questo terminava.
Davanti a loro si apriva un territorio inesplorato, tutto completamente nero.
Si fecero coraggio, entrarono e man mano che gli occhi si abituavano all’oscurità,
si resero conto che quel mondo non era vuoto come sembrava ma abitato da qualcosa in continuo e folle movimento.
Erano i colori, c’era il blu, il giallo, il rosso, che costretti ad un continuo rimescolamento davano sempre come risultato finale il nero così che tutto sembrasse buio.
Li costringeva un tiranno, NERONE, una figura senza scrupoli, cattivo e prepotente.
I colori, aiutati dagli abitanti del mondo bianco e nero, si ribellarono, sfidarono l’ira di NERONE e scapparono.
Giunti nel mondo bianco e nero cominciarono a colorarlo e ben presto ogni cosa divenne così come oggi la possiamo vedere.
NERONE accortosi della fuga, convocò i suoi feroci generali schierando le sue nere truppe ai confini del mondo ora divenuto colorato con il preciso intento di invaderlo.
Gli abitanti si mobilitarono, chiamarono a raccolta le genti ed andarono anche loro a schierarsi sulla line di confine.
La battaglia che seguì non ha uguali nella storia dell’umanità, è una battaglia che non ha avuto ne morti, ne feriti, nessuna goccia di sangue è stata mai versata, eppure quella battaglia non è ancora finita e ancora oggi si combatte, ogni giorno, ogni minuto, ma nessuno muore.
Quando l’esercito di Nerone prevale e invade il mondo dei colori, allora sul mondo si fa notte.
Quando l’esercito dei colori ha la meglio e ricaccia indietro le truppe di Nerone allora sul mondo si fa giorno.
Si dice che nel tempo i due eserciti si siano abituati a questa alternanza, perché in fondo è bello così.
Un mondo dove è sempre notte sarebbe noioso ma anche un mondo dove è sempre giorno sarebbe fastidioso, ci vuole un po’ dell’uno e un po’ dell’altro.
Voci bene informate raccontano di accordi segreti, ogni tanto i neri fanno finta di attaccare e i colorati scappano impauriti, si riposano un po’ e dopo accade il contrario.
Va avanti così da milioni di anni, dicono che anche Nerone ne sia a conoscenza,
fa finta di non sapere nulla, borbotta, incita i suoi neri generali all’attacco,
ma in realtà gli va bene anche a lui.
Così accade ogni mattina e così ogni sera, da milioni di anni, quando ci svegliamo i neri arretrano e quando andiamo a dormire invadono.
Ma non dobbiamo dimenticare che tutto ha avuto inizio da un piccolo, innocente, tenero e indifeso punto nero.
Interpreti: Silvia Benedini, Andrea Cereda, Cristina Gianni, Annagaia Marchioro, Alessio Nardin
Maschere: Alberto Dell`Abaco
Costumi: Silvia Benedini
Danze e Coreografie: Vitalba D`Aguanno
Drammaturgia: Alessio Nardin (con il contributo degli attori)
Regia: Alessio Nardin
La trama:
Lelio, figlio di Pantalone, dopo essere vissuto in modo avventuroso e dissoluto a Napoli, torna a Venezia, dove appena arrivato continua ad affidandosi al suo estro di bugiardo impenitente. Appena giunto incappa nel pieno di una serenata che Florindo, amante timido, rivolge segretamente a Rosaura. Quest’ultima si ritrova sul terrazzo di casa con la sorella Beatrice, con la quale rivaleggia continuamente. Senza indugio Lelio, assistito dal fido servo Arlecchino, si fa avanti, attirando l`attenzione delle due fanciulle (figlie di Scolastica, vedova di un famoso dottore di bologna ed ora in rovina) attribuendosi il merito dell`omaggio canoro. Di qui inizia un rutilante gioco di "spiritose invenzioni", come il fantasioso protagonista definisce le sue menzogne: s`inventa diverse false identità: si dichiara un ricco cavaliere napoletano invaghito di Rosaura, si finge un amico di se stesso con il padre, si vanta di aver goduto i favori delle sorelle con il severo Ottavio, amante di Beatrice. Anche quando è colto in flagrante e/o è smentito dai fatti, non si perde d`animo e cambia con scaltrezza identità e storia, riuscendo comunque convincente. Tutto questo sino a quando le sue bugie raggiungono dimensioni che nemmeno lui riesce a controllare…
Testo e regia: Andrea Lugli
Pupazzi: Liliana Letterese, Andrea Lugli
Tecniche utilizzate: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Durata: 50 minuti
Età consigliata: nido e scuola dell’Infanzia
PREMI
Ha conseguito alcuni premi di livello nazionale
tra cui la menzione speciale della giuria del Premio ETI-Stregagatto 2002 e la menzione speciale del Premio Nazionale Eolo Awards 2006
LA COMPAGNIA
L`Associazione Teatrale "Otiumetars - Il Baule Volante" opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro-Ragazzi dal 1994.
Ha preso parte a festival di teatro di figura, di narrazione e di teatro di strada di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Dal 2007 a oggi la compagnia ha compiuto diverse tournèe in Spagna, Francia e Svizzera.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d`attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l`intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d`età. L`attività della compagnia si svolge poi mediante un intenso lavoro sul territorio ferrarese con spettacoli e laboratori teatrali all`interno delle scuole materne, elementari e medie.
LA TRAMA
Nico è un topolino felice, gli piace leggere, mangiare, giocare da solo o in compagnia dei suoi amici topi. Ma un giorno riceve un regalo, un libro dove sono raffigurati tutti gli animali del mondo:
zebre, balene, giraffe, dinosauri, e anche topolini, naturalmente! Nico rimane stupito nel vedere tutti quegli animali che prima non conosceva, tutti bellissimi e diversi tra loro. Allora comincia a pensare: “Mi piacerebbe tanto trovare un amico che non sia topolino, un amico diverso da me!” . E per trovare questo nuovo amico esce di casa e si mette alla ricerca con entusiasmo e tanta volontà.
Incontra molti animali e con qualcuno di loro riesce anche a fare conoscenza, ma…trovare un amico sarà una ricerca molto lunga!
LA CREAZIONE DELLO SPETTACOLO
Siamo partiti dal breve testo di riferimento che ci è servito come base per creare una drammaturgia concepita per un teatro di figura. Abbiamo ampliato il testo, lavorando inizialmente sull’improvvisazione e approfondendo alcuni aspetti della trama per favorire l’empatia tra il pubblico e il protagonista (ad esempio attraverso lo sviluppo di alcuni momenti della vita di tutti i giorni nei quali si potessero identificare i bambini più piccoli attraverso il loro vissuto, azioni quotidiane ben conosciute: giocare, fare le pulizie di casa, ecc…). Poi abbiamo lavorato sui vari personaggi che Nico incontra, altri animali ai quali abbiamo cercato di attribuire una diversa personalità e diversi significati legati ad una possibile esperienza. Lo spettacolo è stato poi arricchito da brani musicali originali, realizzati appositamente per le diverse scene.
LE TECNICHE E I LINGUAGGI UTILIZZATI
La tecnica teatrale utilizzata principalmente è quella del teatro di figura, mediante pupazzi in gommapiuma e la naturale simpatia e familiarità che riescono ad instaurare con i bambini. I pupazzi interagiscono con gli attori in scena, i quali fungono da trait d’union col pubblico, a volte interpretando alcuni altri personaggi. I protagonisti della storia sono tutti “animali parlanti”, da sempre, nei racconti e nelle fiabe, il veicolo d’eccellenza per comunicare ai bambini concetti, valori ed esperienze.
LE FONTI
Lo spettacolo si ispira all’omonimo racconto di Matthias Hoppe “Nico cerca un amico”, illustrato da Jan Lenica e pubblicato nel 1990 da Arka Edizioni, reperibile in molte biblioteche e librerie.
Ecco come lo stesso Hoppe spiega i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo racconto: “Io intendo lo scrivere i miei libri e i miei racconti come un modo di fare “politica dal basso”. Con questo libro in particolare ho voluto inviare ai bambini un messaggio di sensibilità per l’amicizia. Il topolino Nico chiede a diversi animali di diventare loro amico, ma tutti gli rispondono di no, o perché sono troppo impegnati, o perché non hanno il senso dell’amicizia. Finchè Nico incontra un elefante: possono diventare amici loro due? Certo che possono! Perché loro sanno cos’è l’amicizia.
Un amico è qualcuno su cui puoi contare. Gli amici sono fedeli e si aiutano a vicenda. Non necessariamente devono essere grandi uguali o avere la stessa forza, quello che conta è che si capiscano e si vogliano bene. Questo è il messaggio che ho voluto mandare ai bambini, perché imparino subito cosa significa essere amici, una cosa molto importante per tutta la loro vita e, io spero, per un mondo migliore.”
GLI APPROFONDIMENTI POSSIBILI
Molte sono le storie che parlano di amicizia e di diversità rivolte ai bambini delle scuole d’infanzia e per le prime classi della scuola primaria. Eccone una breve bibliografia:
In una notte di temporale / Yuichi Kimura; illustrazioni di Simona Mulazzani. - Firenze : Salani, 1998.
Le favole di Federico / Leo Lionni ; prefazione di Bruno Bettelheim - Milano : Emme, 1990
Nino e Sebastiano / scritto da Rene Escudie ; illustrato da Ulises Wensell. - Trieste : E. Elle, 1991
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare : romanzo / Luis Sepulveda ;
Firenze : Salani, 1999.
Insieme si fa festa! / una storia di Luigi Dal Cin ; illustrata da Maria Sole Macchia. - Roma : Lapis, 2010.
La storia della rana ballerina / Quentin Blake . - Novara : Interlinea, 2008
Qualcos`altro / Kathryn Cave, Chris Riddell . - Milano : Mondadori, 2002
Leo, Meo o Teo? : un racconto / di Max Bolliger ; illustrato da Jozef Wilkon. - Milano : Arka, 2000
Orsacchiotto dove vai? / Hans de Beer ; traduzione di Giulio Lughi. - Trieste : EL, 1987
Orsacchiotto vengo con te / Hans de Beer ; traduzione di Giulio Lughi. - Trieste : E. Elle, c1990
con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone Marco Bartolo
regia: Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo: Leone Marco Bartolo
luci: Otto Marco Mercante
spettacolo muto / durata: 55mn
età: consigliata: scuola primaria e scuola secondaria di I grado e per un
pubblico di famiglie
Premio Eolo Awards 2010-migliore spettacolo teatro ragazzi e giovani dell`anno.
Premio Padova 2010 Amici di Emanuele Luzzati - XXIX Festival Nazionale Teatro Ragazzi.
Finalista premio Scenario Infanzia 2008.
Un sogno, un incubo forse un gioco.
Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa.
Intorno a un quadrato bianco, sintesi di una casa invisibile, si danno battaglia un uomo, il suo fedele palloncino e un dispettoso uomo nero.
La singolarità di questo lavoro è la sua essenzialità e l`assenza totale di un testo.
Un racconto semplice e diretto sull`eterna lotta tra bene e male, morte e vita, luce e ombra, amore e odio, tutto con leggerezza e ironia.
Una favola muta sulla possibilità di far incontrare questi eterni contrari.
Una fiaba noir accompagnata dalle diavolerie acustiche, eseguite dal vivo, da un musicista che scolpisce lo spazio scenico con ritmo e poesia.
Definito come “una creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo”.
Nello spettacolo le divertenti dinamiche tra i due protagonisti diventano pian piano una danza liberatoria e coinvolgente.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA per l`assegnazione del PREMIO EOLO AWARD 2010:
Creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo. Agito come un cartone animato in bianco e nero studiato nei minimi particolari che si nutre di rimandi molto diversi tra loro da Chaplin e Keaton a Willy il Coyote al grande repertorio dei clown, giocato senza sbavature in scena da Dario Cadei e Giuseppe Semeraro e accompagnato musicalmente con grande scelta di tempi. “Storia di un uomo e della sua ombra” ci dona un’ora di assoluto ed intelligente divertimento tutto risolto senza parola alcuna su un ritmo sfrenato calibratissimo che racconta ai bambini una storia antica come il mondo.
(Vigevano, Italia 2010)
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA per l’assegnazione del Premio PADOVA 2010:
La grande valenza culturale e formativa del Teatro si manifesta una volta di più anche trattando argomenti quasi tabù, scomodi o che incutono timore sin dalla tenera età.
Ed è proprio l`argomento della Morte, trattato in questo spettacolo, che viene reso e trasmesso nella sua linearità. Ciò che si conosce non fa più paura, l`ignoto è spesso ciò che spaventa... e in fondo in tutte le cose c`è sempre un aspetto dolce, commovente e comico. Per una volta la parola non serve più: sono i gesti e le intenzioni a esprimere esattamente il significato delle emozioni. Gesti che si manifestano con apparente semplicità di azione e di allestimento scenico, ma che in effetti dimostrano una lunga, precisa ed attenta costruzione, supportata da un turbinio di originalissime trovate e geniali soluzioni sceniche.
La bravura degli interpreti rende il testo drammaturgico chiarissimo e comprensibilissimo, anche senza proferire parola: quasi come nei fumetti. E, proprio come nei fumetti, la bellissima “colonna sonora” dei rumori di scena (corpo integrante e fondamentale per la resa scenica, realizzata da uno straordinario artista) rende la serie delle immagini di questo spettacolo tutte godibilissime e suggestive.
(Padova, Italia 2010)
Libertà 2009 Donata Meneghelli
«uno spettacolo senza parole ma pieno di poesia...»
Gazzetta di Parma 2009 Valeria Ottolenghi
«temi come la morte e il distacco trattati in forma lieve e intelligente»
Aprileonline.info 2010 Govoni & Ameruoso
«...un plauso all`originalità ed alla precisione per ognuna delle insolite trovate...»
con: Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone
Marco Bartolo
regia: Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo:
Leone Marco Bartolo
luci: Otto Marco Mercante
Un sogno, un incubo forse un gioco.
Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa.
Intorno a un quadrato bianco, sintesi di una casa invisibile, si danno battaglia un uomo, il suo fedele palloncino e un dispettoso uomo nero.
La singolarità di questo lavoro è la sua essenzialità e l’assenza totale di un testo.
Un racconto semplice e diretto sull’eterna lotta tra bene e male, morte e vita, luce e ombra, amore e odio, tutto con leggerezza e ironia.
Una favola muta sulla possibilità di far incontrare questi eterni contrari.
Una fiaba noir accompagnata dalle diavolerie acustiche, eseguite dal vivo, da un musicista che scolpisce lo spazio scenico con ritmo e poesia.
Definito come “una creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo”.
Nello spettacolo le divertenti dinamiche tra i due protagonisti diventano pian piano una danza liberatoria e coinvolgente.
Testi e regia: Paolo Esposito
Ideazione e oggettistica: Matteo Fresch
Con: Paolo Esposito, Matteo Fresch, Ivan Gobbo, Anna Scomparin, Francesco Sansilli, Alessio Zambotto
Ognuno di noi ha uno scheletro nell`armadio, un segreto da nascondere, ma quello di Pantalone gli potrebbe costare tantissimo...Una macchia su di una lettera, un viaggio per mare, un gemello dalla Cina, duelli, intrighi e un`indecifrabile parola che inizia per F...
Pantalone dovrà salvare il suo amore con Beatrice, il buon nome di famiglia e l`onore della giovane Isabella...
Eppure quante peripezie e quante tragedie si sarebbero evitate se non fosse stato per quella maledetta lettera ...
con: Massimiliano Fenaroli e Marcello Niccoli
Genere: teatro d’attore, fiaba, coinvolgimento attivo degli spettatori;
Durata: 65 minuti
Età consigliata: per la scuola dell’infanzia dai 4 anni e classi della scuola
primaria.
PREMI
UN SOGNO NEL CASTELLO
Premio Rosa d’Oro, 26° Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova.
Premio Gianni Rodari per il Teatro 2006 Festival Nazionale ‘Lucciole e Lanterne’, ETI Roma.
Premio Maria Signorelli 2005, Rassegna Nazionale di teatro Ragazzi – Concorso ‘Oltre la Scena’, Roma Teatro Verde.
MENZIONE SPECIALE Festival Internazionale Teatro ragazzi ‘I Teatri del Mondo’, Porto Sant’Elpidio FM.
FANTASTICO PINOCCHIO
Premio Rosa d’Oro 2008, 27° Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova; Premio Teatro delle Famiglie 2006 presso il Teatro San Giuseppe di Brugherio (MI)
SPATACIUNFETE! Avventure sui mari.
Premio Gianni Rodari per il Teatro 2011 Festival Nazionale ‘Lucciole e Lanterne’, Roma.
Premio Ribalta 2012/2013 in qualità di MIGLIOR SPETTACOLO - SCENOGRAFIA e RECITAZIONE, Aprilia LT;
La storia:
Bramo l’ha proprio pensata bella!!
Una festa a sorpresa per festeggiare il compleanno di Brocco.
I due giardinieri raccontano la storia di LEONE ALBERONE, il più grande e il più anziano
tra gli alberi del parco che ospita personaggi a dir poco bizzarri: i FOLLETTI
BALLERINI, pronti come ogni mattina a svegliare L’Alberone, FARFAFOGLIA la foglia
che abita nella chioma di Leone, invidiosa dei colori delle farfalle, Il SIGNOR
QUATTROSTAGIONI che dona i suoi colori.
Fanno la loro apparizione, risalendo dalle gallerie che corrono tra le intricate radici di
Leone, PICO LOMBRICO e TALPA FELPA.
Misteriosamente e chissà da dove si è avvicinato il terrificante GRAN DESERTO che con il suo potere minaccia tutto il giardino.
La situazione è gravissima!! Non c’è che da compiere un viaggio per arrivare fino da
MASTRO LINFA l’unico in grado di suggerire la soluzione del problema.
Con i suoi consigli, Brocco, Bramo e tutti i bambini/e, sconfiggono il pericolo e possono
concludere la storia con il migliore lieto fine e con l’impegno di affezionarsi e diventare
“amici” di un albero.
Adesso la festa di compleanno può proprio continuare!!
TEATRODACCAPO è una compagnia teatrale professionale di teatro ragazzi e famiglie.
Opera sul territorio nazionale, sviluppando ed approfondendo un cammino d’incontro e
fusione tra diverse componenti del teatro. Gli spettacoli che propone trattano tematiche
diverse e sono accumunati da un accurato impianto artistico e da un’impostazione registica che, nello stile di Teatrodaccapo, tende a far diventare protagonista lo spettatore, coinvolgendolo direttamente ed attivamente. Tutti i titoli sono caratterizzati da registri comici. Completa la propria proposta artistica con interventi di spettacoli e narrazione, integra inoltre la propria attività con la conduzione di Seminari e Laboratori di Animazione Teatrale all’interno delle scuole, approfondendo gli aspetti pedagogico-educativi oltre che artistici dell’arte teatrale. E’ ospite di rassegne, meeting e festival di teatro.
Partecipazioni
· EXPOSCUOLAMBIENTE (Regione Lombardia)
· SERIDO’ (Brescia)
· GENFEST 2012 (Budapest – Sport Arena e Centro Storico)
· NAPOLI IN MASCHERA (Napoli)
· NATUROSA (Brescia)
· VOLONTARIFEST (Budapest – Sport Arena)
· FAMILY FEST (Roma, RAI 1)
· MEDITERRANEO MIMO MEETING (Caltanisetta)
· FESTIVAL DELLE ARTI (Grottaferrata)
· MEETING INTERNAZIONALE DI MIMO (Viterbo)
· NISIDA (Napoli)
· LA NOSTRA FESTA (Roma, RAI 1)
· LA BANDA DELLO ZECCHINO (RAI 1)
· TREBISONDA (RAI 3)
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con: Lucia Schierano
Testo: Renzo Segala
Regia: Beatrice Zuin
Tina Pica, Paola Borboni, Anna Magnani, Franca Valeri e Franca Rame, sono solo alcune delle grandi attrici che come in un carosello, incanteranno il pubblico accompagnate dalle canzoni provocatorie di Milly, la cantante “en noir” degli anni Trenta. Lo spettacolo è un omaggio alle donne che si sono distinte nel mondo dello spettacolo, contribuendo all’evoluzione del costume dell’Italia da nord a sud. Con le loro vite in prima fila, i loro temperamenti e le molteplici capacità, hanno costruito un’immagine di donna forte, libera e coraggiosa. Unica interprete Lucia Schierano, cantando e recitando, fa rivivere alcuni tra i più significativi brani di storia italiana con leggerezza ed ironia.
Autore: Liberamente tratto
dall`ANFITRIONE di Plauto
Regia e Maschere: Matteo Destro
Scenografa: Francesco Di Noia
Musiche: Francesco Basso
Costumi: Manola Talato
Tecnico Luci: TJ Service di Luca Favretto
Trucco: Ornella Marin
Foto di scena: Giorgio Bellingardo
Una banda di cantastorie-buffoni racconterà, facendo uso di maschere, dell`intrigante e comica storia della nascita del potente Ercole. Si vedranno divinità possedute da umane passioni, servi alle prese con la libertà, guerrieri traditi, re indaffarati, messaggeri divini confusi, tutti protagonisti di quel mitologico intrigo che ha determinato il destino tragico dell`eroe greco. La banda degli attori-narratori vi canterà le imprese del futuro nascituro e a voi comuni mortali non resta che sedervi comodi, spegnere i cellulari e godervi lo spettacolo. Canti e musiche arricchiscono lo spettacolo, come sempre negli spettacoli dei bravissimi cantattori del Barabao teatro!
Testi e regia: Benoit Roland
Musiche: P. Coin
Palntomine e direzione d`attore: M. Destro
Luci: L. Riello
"Come può una compagnia di Commedia dell’arte avere l’insolenza di mettere in scena un’opera classica come “Il Barbiere di Siviglia”? Ci ricordiamo tutti l’apertura di Rossini: “…la ran la lera, la ran la là”. Non ci viene, ogni tanto, di cantare sotto la doccia “Figaro qua, Figaro là”? Si, quest’opera fa parte, inesorabilmente, della nostra cultura storica e sociale. Le arie più celebri sono state usate in tutti i frangenti: cinema, musica, televisione.... e tocca a noi, oggi, con la nostra esperienza ormai ventennale, di “profanare” un monumento del repertorio operistico italiano.
“Il Barbiere di Siviglia” è un’opera leggera e buffa. Già nella scrittura del libretto (datato 1816 e inizialmente intitolato “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”), riconosciamo subito sotto le vesti di Bartolo il nostro Pantalone de’ Bisognosi: avaro, sospettoso, eternamente innamorato d’una fanciulla tanto più giovane. E Figaro, non somiglia al nostro simpatico Arlecchino, sempre pronto a seminare intrighi attorno a lui? Il Conte d’Almaviva ci ricorda tanto Florindo, l’innamorato dell’ “Arlecchino servitore di due padroni” e Rosina è la classica giovane innamorata. Don Basilio, maestro di musica, sapientone e corruttibile, somiglia stranamente al nostro panciuto Dottor Balanzone.
Come ci è congeniale sin dal nostro esordio, e non ultimo per l’allestimento de “I Promessi sposi”, il libretto de “Il Barbiere di Siviglia” scritto da Sterbini, non è niente altro che un pretesto, o meglio, un pre-testo; una ragione apparente che metteremo davanti a noi per nascondere l’autentico motivo della nostra scelta... lo sapete già, in fondo non vogliamo celare le nostre intime motivazioni che sono il divertirsi e divertire il pubblico, rileggendo l’opera di Gioacchino Rossini a modo nostro, con il nostro “savoir faire”, con autoderisione, senza complessi, senza tralasciare il lato musicale e canoro evitando però il confronto con la divina Callas e colleghi, in virtù dell’unico vantaggio di non essere dei cantanti ma solamente… attori!" (Benoit Roland)
Silvano bordignon dialoga con
Davide Lovat autore de "Lo Stato dei Veneti"
Paolo Malaguti autore de "I mercanti di stampe proibite"
presso la Sala incontri Listrop "Chino e Moretta"
via Capitano Alessio, 96/B - rosà
Tel. 0424-584911 - e-mail: info@listrop.com
Incontro aperto a tutti
conferma la tua adesione entro mercoledi` 13 maggio, posti limitati assegnati in orine di iscrizione.